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Nadia Battocletti campionessa europea di cross in Portogallo


L’Italia vince due volte agli Europei di cross di Lagoa, in Portogallo, con una doppia conferma dei successi dell’anno scorso. Nadia Battocletti è regina per la seconda volta di fila, padrona della gara senior, e diventano sei i titoli in carriera nella sua collezione straordinaria contando anche quelli giovanili. Battute la britannica Megan Keith e la turca Yasemin Can. Italia di nuovo a segno con la staffetta mista di Gaia Sabbatini, Sebastiano Parolini, Marta Zenoni e Pietro Arese, al terzo oro in quattro anni, davanti a Portogallo e Gran Bretagna.

Battocletti trionfa agli Europei di cross di Lagoa per il secondo anno consecutivo nella categoria assoluta e conquista la sesta medaglia d’oro nella manifestazione dopo le due da junior e le due da under 23: nessuna come lei.  Curve a ripetizione, terra battuta, brevissimi tratti in erba: un cross anomalo ma l’azzurra sa interpretare ogni percorso. È sempre nelle posizioni di testa per non incorrere in cadute su un tracciato piuttosto stretto, quindi restano in tre a metà gara con la britannica Megan Keith, bronzo europeo dei 10.000, e la turca Yasemin Can, quattro titoli europei di campestre in bacheca. Il momento chiave è sulla discesa del penultimo giro, a un paio di chilometri dal termine: l’azzurra sferra l’attacco decisivo e piega le due rivali restando da sola a prendersi gli applausi del pubblico nel giro conclusivo. Battocletti chiude i 7,470 km in 24:52, argento a Keith in 25:07, bronzo a Can (25:13). Curiosità. Nella storia degli Europei di cross (31 edizioni), è soltanto la quarta atleta a confermare il titolo assoluto dopo Fionnuala Britton (2011, 2012), la già citata Yasemin Can (2016, 2017, 2018, 2019) e la norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal (2021, 2022, 2023).

È il coronamento di una stagione da sogno che l’ha vista vincere l’argento dei 10.000 ai Mondiali di Tokyo e il bronzo dei 5000, oltre al titolo europeo dei 10 km su strada. Podio sfiorato dalla squadra azzurra, medaglia d’oro l’anno scorso, che finisce quarta con 43 punti a una sola lunghezza dal bronzo della Francia a quota 42 e a quattro dall’argento della Gran Bretagna (39). A livello individuale c’è il 14esimo posto di Elisa Palmero (25:58) e il 28esimo di Valentina Gemetto (26:21), poi 30esima Micol Majori (26:21), 48esima Nicole Reina (27:17) e 54esima Federica Zanne (27:31). Oro per il Belgio a 16 punti con 3 atlete nelle prime sette: quarta Jana Van Lent (25:24), quinta Lisa Rooms (25:34), settima la campionessa europea della mezza Chloé Herbiet (25:43).

STAFFETTA

Si festeggia il terzo oro nelle ultime quattro edizioni per gli azzurri, già campioni d’Europa a Piemonte 2022 oltre che ad Antalya 2024. La Turchia è l’unica a scegliere l’uomo per la prima frazione di 1,3 km, tutte le altre si affidano alle donne, Italia compresa con Gaia Sabbatini che cambia al settimo posto con Sebastiano Parolini che inizialmente marca stretto tutti gli avversari più insidiosi e poi si porta in testa, riprendendo la staffettista turca. Al passaggio del braccialetto che funge da ‘testimone’ sono praticamente appaiate Italia e Francia dopo altri 1,510 km con la Gran Bretagna a un soffio. È proprio la frazionista GB a prendere il comando nella terza frazione (ancora di 1,510 km) ma Marta Zenoni non ci sta a restare dietro e dà fondo a tutte le proprie energie per riportarsi davanti a tutti. Il compito finale spetta a Pietro Arese come già nella passata edizione: il vantaggio da gestire su Gran Bretagna e Francia è ampio ma non rassicurante con 1,640 km da percorrere, dalle retrovie scalpita il portoghese campione del mondo dei 1500 Isaac Nader che progressivamente riacciuffa la seconda posizione. Ma l’oro è troppo lontano perché Arese non cede e conferma l’Italia sul gradino più alto del podio in 17:12, argento al Portogallo (17:16) e bronzo alla Gran Bretagna (17:17). Una nuova gioia per tre dei quattro campioni d’Europa della scorsa stagione (Parolini, Zenoni, Arese) e anche per la prima frazionista Sabbatini, protagonista come Arese del successo di tre anni fa.

GARA MASCHILE

Nella gara maschile si risolve in volata il duello tra lo spagnolo Thierry Ndikumwenayo, che si impone in 22:05 dopo il bronzo dell’anno scorso, e il francese oro mondiale dei 10.000 metri Jimmy Gressier (22:08) al termine di un testa a testa cominciato già prima di metà gara, terzo invece lo svizzero Dominic Lobalu (22:23). Per gli azzurri il migliore è Giovanni Gatto, 25esimo in 23:04, seguito dalla matricola Abderrazzak Gasmi, 31esimo in 23:10, poi 42esimo Osama Zoghlami (23:33), 44esimo Luca Alfieri (23:34) e 50esimo Yassin Bouih (23:45), ritirato Yohanes Chiappinelli dopo un paio di chilometri. Ottavo posto della squadra italiana, sul podio ci vanno Spagna, Irlanda e Francia.

MEDAGLIERE

L’Italia, con i suoi due ori, chiude al quinto posto nel medagliere guidato dalla Spagna (3-2-3), e al sesto posto nella classifica a punti (17) comandata dalla Francia (44).

Fonte Fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.